Tetto verde, la nuova moda in campo edilizio!

Inserito: Mercoledì, 19 Dicembre 2018 12:18
Scritto da: Marco
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La moda del momento in tema edilizia? Il giardino pensile, meglio conosciuto come “tetto verde”
Scopriamo insieme perché è tanto di moda, le sue peculiarità e come progettarne uno..

I plus

Sono molti i motivi per cui, sempre più frequentemente, gli architetti ed i costruttori scelgono di preferire un giardino al posto del tetto, oltre a quello chiaramente estetico, avere piante nella copertura del tetto permette di coibentare perfettamente bloccando la dispersione termica, proteggendo la struttura e rallentandone il deterioramento. Non solo, la vegetazione è un’ottima barriera acustica in grado di attutire i rumori e purificare l’aria. Piante e animali trovano un nuovo habitat da scegliere come casa.

La bella notizia è che un tetto verde si può sì progettare nelle nuove costruzioni, ma possono anche subentrare in fase di ristrutturazione, questo significa che qualsiasi immobile, che sia monofamiliare, bifamiliare o condominio può decidere di convertirsi al green in qualsiasi momento!
Non solo, è può persino integrare i pannelli solari. Per tutte queste ragioni, avere il giardino pensile garantisce comfort abitativo, architettonico ed ambientale.

 

Detrazioni fiscali

Certamente è possibile godere delle detrazioni fiscali sia per i tetti ristrutturati, per i quali vige il bonus ristrutturazioni (sconto Irpef del 50%) sia per le opere per le quali comporta un risparmio energetico, in questo caso entra in gioco l’ecobonus (detrazione Irpef o Ires del 65-70-75%, a seconda dei casi).
Non solo, l’ultima legge di bilancio 2018, valida sino a fine Dicembre 2018, prevedere un “bonus Verde” che riguarda i costi relativi alle aree verde di pertinenza, sia private che condominiali, e permette uno sconto Irpef del 36%  su una spesa massima di 5.000 euro (in condominio tale cifra è riferita a ogni unità immobiliare), recuperabile in 10 rate annuali.

 

Nuova costruzione

Creare un tetto verde, in fase di progettazione, è nettamente la strategia migliore per un impatto ambientale ottimale, il tetto, in questi casi, viene ideato contestualmente all’edificio e nasce insieme a esso, riuscendo così a esprimere al massimo tutte le potenzialità.

Diverso è l’impatto nel caso di un vecchio tetto che diventa pensile, nel caso specifico occorre progettare differentemente la struttura indipendentemente se piana o a falde inclinate, il vincolo più grande è il peso, dato che il nuovo giardino non deve sovraccaricare la struttura sottostante (che è stata progettata per un’altra copertura). Sarà pertanto competenza di un ingegnere abilitato comprovare la reale fattibilità del progetto dopo aver analizzato la corretta distribuzione dei carichi.

 

Risparmio

In estate, il tetto tradizionale, può raggiungere altissime temperature, con la conseguenza di dover raffreddare la temperatura abitativa attraverso l’uso di condizionatori; l’uso invece del tetto verde, o tetto pensile, permette di stabilizzare la temperatura intorno ai 25 °C. permettendo così un risparmio sui costi energetici e i relativi tagli in bolletta.

Piante e prato in copertura garantiscono prestazioni di isolamento termico, con conseguenti tagli in bolletta per un minor utilizzo degli impianti di climatizzazione.

 

Le piante

La scelta delle piante dipende da vari  fattori, dal tipo di sistema (tetto piatto o a falde) ma anche dalla funzione che dovrà. Per prima cosa si effettua sempre un’analisi climatico territoriale allo scopo di identificare le piante più adatte.  Individuate le piante giuste, occorre calcolare lo  spessore dello strato colturale e prevedere piante perenni, erbacee da fiore e specie accomunate dalla capacità di rigenerazione, auto propagazione e resistenza allo stress idrico e termico.