TARI seconda casa? Scopri come pagare fino al 30% meno.

Inserito: Giovedì, 20 Settembre 2018 14:16
Scritto da: Luca
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Avere una seconda casa ed utilizzarla solo per le vacanze estive o invernali può rivelarsi un’abitudine molto costosa, soprattutto se questa è legittimamente accatastata come seconda casa.

Che sia al mare o in montagna le tasse della seconda casa costano agli utenti come la prima, poco importa che, passato Ferragosto le serrature vengano chiuse e le serrande abbassate, la TARI si paga.

Ma attenzione, le cose sembrano essere cambiate, a dirlo è la Commissione Tributaria Provinciale di Massa Carrara, con una sentenza unica nel suo genere.
Secondo il principio di “chi sporca paga” le tariffe della spazzatura indicate secondo i regolamenti comunali, sono state recentemente variate tra “residenti” e “non residenti” ossia differenziando le case vacanze, rispetto a chi tutto l’anno abita l’immobile, ed in particolare stimando differentemente la produzione di rifiuti.

Sulla base di dette specifiche il Comune di Massa Carrara ha ridotto le proprie aliquote della TARI del 30% a patto che, l’utente, dimostri che la sua permanenza si limita ad alcuni mesi l’anno. Per dimostrare che la casa è disabitata, oltre a sospendere le forniture di acqua, gas e luce, è necessario presentare l’apposita documentazione al Comune.

Se non c’è occupante, non ci sono neanche rifiuti. Questo è il principio su cui si è basato, giustamente, il Comune. L’onere di dimostrare la disabilità della casa è certamente del proprietario, e rimane diritto del Comune effettuare un’ispezione.

Per stabilire se la casa è stata abitata o non nel periodo di addebito della Tari si prende come riferimento la presenza di utenze attive come gas e luce e la presenza di arredi nell’immobile.
La casa verrà considerata “abitata” se almeno un’utenza risulta attiva, e gli arredi presenti. In tal caso si presuppone l’occupazione a pieno titolo e di conseguenza la produzione di rifiuti.