Caldaia, cosa fare per essere in linea con le manutenzioni

Inserito: Giovedì, 03 Novembre 2016 14:36
Scritto da: Romina P.
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Novembre è arrivato, e con esso è arrivata l’ora di sistemare le caldaie in occasione delle prime accensioni.
Scopriamo insieme quali sono le regole e le azioni necessarie per una corretta manutenzione delle caldaie e per scongiurare rischi e sanzioni.

Molti italiani gestiscono tramite la caldaia sia il riscaldamento che l’erogazione dell’ acqua calda.
Una corretta manutenzione allontana il rischio a favore della propria sicurezza, scongiurando fughe di gas.
Non per ultimo, per chi non è in regola con le scadenze burocratiche di manutenzione si rischia di incorrere in pesanti sanzioni amministrative.

I costi per la manutenzione della caldaia, da parte delle ditte specializzate, varia in tutta Italia a seconda della città, in media però la revisione della caldaia costa intorno ai 65 euro.

Le città più “care” sono Genova (85 euro) con a seguire Roma e Torino (con un prezzo medio di 80 euro)

Il primato delle città più economica, invece, è detenuto da Campobasso, Perugia e Potenza dove si spendono solo 50 euro.

La prima accensione ossia il collaudo della caldaia appena installata e il controllo dei fumi, spesso sono incluse nel prezzo di acquisto; opzionale c’è l'estensione della garanzia e l'assistenza programmata.

La revisione periodica  è obbligatoria, a sancirlo è il Decreto Legge 311 del 2006, che attesta che sono soggetti al decreto "tutti i possessori di un impianto di riscaldamento a caldaia" sia per uso privato, condominiale o pubblico.

Inoltre, il Bollino Blu Caldaia deve essere eseguito su qualsiasi tipo di impianto alimentato a caldaia, a prescindere dal modello e del combustibile utilizzato per la sua alimentazione.

Un impianto di riscaldamento a caldaia sprovvisto di Bollino Blu è considerato non conforme ai termini di legge, e pertanto passibile di multa (il cui ammontare varia da Regione a Regione).

Per far chiarezza, occorre precisare che la certificazione Bollino Blu non va assolutamente confusa con tutte le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria che si rendono necessarie a prevenire i guasti dell’impianto e a rimediare a quelli esistenti, la certificazione Bollino Blu accerta che l’impianto sia sicuro e che rispetta le norme per le emissioni di inquinanti previste della legge italiana.

Inoltre, a seconda dell'azienda manutentrice, c'è un costo una tantum che varia dai 50 agli 80 euro e un canone annuale intorno ai 100 euro e nonostante copra le spese per i controlli previsti dalla legge
(che in 5 anni, oltre a collaudo e prima accensione, sono uno o al massimo due), include anche la manutenzione ordinaria e straordinaria ed eventuali pezzi di ricambio.

Un impianto in ordine, multe a parte, inquina e consuma meno.